GIOVEDÌ 21 MAGGIO
ore 14, aula 305, Via Ripetta
ore 14, aula 305, Via Ripetta
ROBERTA BALDARO
AMMAZZACAFFÈ
"Figli,
vi porterei a cena sulle stella
ma non ci siete, ma non ci siete".
da
"Sporca estate" di Piero Ciampi, poeta e cantautore (Livorno1934 -
Roma, 1980).
Il
momento dell’ammazzacaffè, alla fine del pranzo, è un tempo dilatato, in cui il
pasto si è ormai compiuto e l’incontro familiare si è consumato, in un certo
senso rappresenta la resa dei conti: si contemplano le macchie sulla tovaglia,
si osservano gli avanzi sul piatto, si giocherella con le briciole del pane,
c’è chi rimane seduto e chi si alza dalla tavola, per sgranchirsi, per fumare,
per andar via.
Ma esistono anche occasioni in cui l’ammazzacaffè non può avere luogo: quando
un pranzo, tanto desiderato, non avviene; quando un pranzo non ha mai fine o
quando termina tragicamente; quando si rimane da soli.
E allora: avanzi e macchie, digestione o indigestione, sazietà e congedo, la
fine del pranzo, ogni tipo di “fine”, narrata per immagini.
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