Di seguito, un accenno alle sue strategie operative:
- Partecipazione degli spettatori: sempre presentI, spesso coinvoltI in prima persona, in un processo circolare che, partendo da una mossa dell’artista, coinvolge e rende attiva ogni singola persona. Uno spettatore che, con la sua presenza attiva dà nuova vita all’opera. Si veda il progetto realizzato alla fine degli anni ’70, ON SUBJECTIVITY: 50 Photo from The Best of Life,

in cui l'artista inviava cartoline con immagini riprese dalla rivista americana LIFE e chiedeva alle persone di commentarle (poi pubblicate in un libro), oppure, sempre ON SUBJECTIVITY : About TV in cui l’artista proiettava le reazioni delle persone di fronte alla visione di diversi programmi televisivi.
- Utilizzo della retorica visiva, ovvero della potenzialità non solo semantica, ma anche visiva delle parole (la stessa utilizzata anche dal linguaggio dei media) per indagare sulle loro forme e loro significati (sia letterale, sia simbolico) all’interno del contesto urbano, sociale, politico, quotidiano.
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Estamos condenados a el éxito (2001), stampa |
Spesso crea un contrasto pregnante tra parole (colori, font, significati, assonanze, consonanze, contesti nei quali vengono utilizzate), oppure tra immagini, oppure tra immagini e parole. (Si vedano i lavori Fear Panic, Terror (2010)
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Fear Panic, Fear Terror, (2010) stampa dig. |
oppure Estamos condenados a el éxito (2001) (Siamo condannati al successo, frase storica detta in campagna elettorale da Eduardo Alberto Duhalde Maldonado (a Lomas de Zamora, 5 ottobre 1941) che è stato Presidente dell'Argentina ad interim dal 2 gennaio 2002 al 25 maggio 2003
- Raccoglie informazioni ed elabora archivi, sia in fase di documentazione, sia in fase di montaggio, come nel caso di Political Advertisement IX (1952 -2016), indagine sugli aspetti linguistici delle campagne presidenziali americane, che ne dispiega, in linea temporale, la spettacolarizzazione, le analogie col sistema di marketing.
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Political Advertisement IX 1952-2016 |
Negli anni ‘80 realizza Between the frames, una videoinstallazione in forma di Panopticon in cui affronta il tema del mondo dell’arte nel periodo di ascesa del neoliberismo reaganiano, proiettando le interviste fatte a 8 gruppi di “attori” del campo artistico contemporaneo: critici, artisti, curatori, guide, galleristi, collezionisti, esperti di new media e gestori di musei. Ora è una installazione permanente al MCBA di Barcellona.
- Un medesimo progetto di Muntadas comprende installazioni realizzate in diversi momenti, spazi, step e con oggetti facenti riferimento allo stesso tema. Spesso include conferenze, tavole rotonde, interventi e interviste a persone comuni, ma anche a sociologi, architetti e diversi studiosi specialisti di fenomeni culturali.
- Si occupa di quello che non c’è, che manca, che è invisibile nelle immagini e nelle parole, e, proprio nell’atto esemplare della traduzione, rivela i meccanismi di potere e gli interessi politici ed economici della comunicazione mediatica.
- IL LIBRO LA METODOLOGIA DEL PROGETTO DI MUNTADAS si può consultare e scaricare in questo link, gratuitamente e liberamente nel web http://intheexpandedfield.com/img/full/muntadas.pdf
Un ringraziamento a Valeriana Berchicci e ai suoi preziosissimi FOCUS in cui ha raccontato in Accademia il suo incontro e il suo lavoro con Muntadas.
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