8 mag 2019

IL NEMICO RITROVATO#3: JEREMY DELLER E IL FRATRICIDIO CIVILE


Maria Cristina Reggio

Un nemico ritrovato non è un semplice oppositore con cui si discute animatamente.

Un nemico è l’ALTRO in presenza di di un conflitto. L'altro che si pensava fratello e che improvvisamente sferra un colpo fatale, iniziando una guerra fratricida.


E Jeremy Deller (Londra,1966) poco meno di una ventina di anni fa, va alla ricerca di una guerra a cui aveva assistito sugli schermi della TV quando aveva 18 anni: la Battaglia di Orgreave. La ritrova perché ne va a cercare i documenti e la riallestisce con una immensa performance.

Nel 2001 l’artista britannico realizza e filma il reenactement della Battaglia di Orgreave del 18 giugno 1984 nello Yorkshire del Sud: lo scontro sanguinoso tra l’Unione nazionale dei minatori in sciopero (ormai sciolta) e la polizia che per l’occasione si era preparata in pieno assetto militare e con reparti a cavallo. Come scrive Enrico Franceschini su Repubblica.it il 13 ottobre 2004, l’allora primo ministro britannico la “«lady di ferro» Margareth Thatcher voleva tagliare la produzione di carbone, chiudere decine di miniere e limitare l'influenza dei sindacati. Lo sciopero scattò il 5 marzo 1984. Si concluse il 3 marzo 1985, un anno dopo, con l'umiliante sconfitta dei lavoratori, che tornarono in miniera senza avere ottenuto niente. La svolta venne con la «battaglia di Orgreave», la miniera davanti alla quale si scontrarono 32 mila scioperanti e 8 mila poliziotti in assetto di guerra. Ci furono centinaia di arresti e di feriti. Ma la miniera rimase aperta”.

GUARDA UNO STRALCIO DEL VIDEO:
https://www.youtube.com/watch?v=3gRgaXib0Sc

Il titolo è sia quello del film ideato da Deller e montato da Mike Figgis con documentazione del reenactemet mixata con interviste ai partecipanti, sia quello di una installazione allestita alla Tate nel 2012, che comprendeva testi, documenti, oggetti, video e altro materiale archivistico.



Il video, così come l’installazione, forniscono un contesto utile ad esaminare le narrazioni intrecciate di due eventi: la battaglia del 1984 e sua rievocazione realizzata nel 200, con reperti come un giubbotto di jeans con strass, con spezzoni di filmati tv dell’epoca, stralci del video, mensole con libri sull’argomento, un dipinto murale nero su bianco realizzato con tecnica a stencil su cui campeggia l’immagine di un minatore trattenuto a forza dalla polizia.


L’artista attribuisce alla battaglia di Orgreave la gravità di una guerra civile: già anni prima aveva realizzato un poster stampato su un falso pezzo di pergamena, che annunciava la rievocazione della "sanguinosa battaglia di Orgreave" con il titolo The English Civil War (parte 2). Riscrive la storia mediante la documentazione, attribuendo a questi scontri le caratteristica di una guerra civile: e la guerra civile è il paradigma della lotta fratricida in cui il fratello diventa il nemico ritrovato, proprio colui o colei che hanno sempre vissuto vicini come fratelli.
Abbiamo una battaglia di Orgreave in Italia?







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