Maria Cristina Reggio
LA SORVEGLIANZA LIQUIDA
LA SORVEGLIANZA LIQUIDA
Il libro Sesto potere
è una ricca conversazione intessuta tra David Lyon e Zygmunt Baumann nel 2014
sulla sorveglianza, un fenomeno che si è diffuso e moltiplicato a livello
planetario attraverso l’uso delle nuove tecnologie, soprattutto dopo l’11
settembre.
In questo libro i due autori coniano il termine SORVEGLIANZA LIQUIDA: liquida, ovvero
non più solida, legata a strutture fisse architettoniche come il Panopitcon, di
cui aveva esaurientemente descritto la dinamica corporale-spaziale politica M.
Foucault nel suo Sorvegliare e punire,
testo del 1975. Ma si riferisce piuttosto a una sorveglianza flessibile e
mobile, leggera come le nuove tecnologie di cui si avvale (rilevatori
biometrici, accessi online, partecipazione ai media, accesso ad edifici, ad
aeroporti, al pnr, a Google, vendita dei dati a terzi. La modernità si liquefa nel piccolo, nel leggero, nel veloce.
RETE – COMUNITA’
Il primo sguardo di David Lyon si sofferma sui rapporti tra
nuovi media e la fluidità delle relazioni: secondo lo studioso infatti i social
media sono PRODOTTI della frammentazione sociale e non VICEVERSA. La
frammentazione in cui viviamo produce cioè la necessità di creare relazioni e
queste si realizzano, nei social media, con una specificità che le differenzia
da quelle vissute corpo a corpo, poiché si basano sul presupposto di non preoccuparsi
di regole e norme, mentre la fondazione e stabilità di una comunità reale si
basa su regole condivise e su legami forti, sull’assunzione di
responsabilità.
Nella rete, come peraltro anche in altre situazioni dove è
presente l’uso delle nuove tecnologie, si ha il fenomeno della ADIAFORIZZAZIONE (greco A -DIA –FERO, RENDO INDIFFERENTE),
ovvero la tendenza a dispensare una buona parte di azioni dal giudizio morale.
Nel villaggio globale i legami umani sono deprivati della
possibilità stessa di costituirsi come legami autentici. Si può essere voyeurs e flaneurs nel medesimo
tempo. ( vedi il lavoro di Janet Cardiff & George Bures Miller )
![]() |
Cardiff & Miller, Muriel Lake Incident, 1999 |
Altra
manifestazione dell’adiaforizzazione è nei database remoti e nelle reti di
telecomunicazioni che determinano la sparizione del confine come linea
geografica creando confini extraterritoriali, dislocati in più luoghi. All’inizio del XXI secolo, la
tecnologia militare è riuscita a rendere fluttuante la responsabilità di chi
opera e dunque a spersonalizzarla in misura inimmaginabile durante la seconda
guerra mondiale: UN TASTO AVVALORA
L’INNOCENZA DEL GESTO, come scrive David Lyon.
vedi il film SERIOUS GAMES, di Harun Farocki,realizzato nel 2009 nella base 29 dei Marines a Palm in California.
vedi il film SERIOUS GAMES, di Harun Farocki,realizzato nel 2009 nella base 29 dei Marines a Palm in California.
DALLA DISCIPLINA ALLA SICUREZZA
Il Panopticon è il carcere ideale
progettato nel 1791 dal filosofo e giurista Jeremy Bentham. Il concetto della
progettazione era di permettere a un unico sorvegliante di osservare tutti i
soggetti di una istituzione carceraria. Secondo
Zygmunt Bauman, nell’epoca del digitale il modello del Panopticon non è affatto obsoleto, è
vivo e vegeto, ma non esprime più la
strategia di un dominio universale, percheè è piuttosto confinato nelle zone
ingestibili della società: nelle prigioni, nei campi di raccolta dei migranti, nelle
cliniche psichiatriche, nelle istituzioni “totali”. Vengono iscritti a bilancio
gli esseri umani passivi, inutili, esclusi, elementi inutili e non redditizi. Viene
utilizzato sugli immigrati indesiderati, nei luoghi di frontiera.
![]() |
Adrian Paci , The Line (Dyptich), 2007 |
Le nostre preoccupazioni, sono SICURITARIE PIUTTOSTO CHE DISCIPLINARIE.
A livello globale,
piuttosto è più diffuso, secondo Bauman, il BAN OPTICON, un sistema che tiene
fuori piuttosto che tenere dentro. (BAN= bandire, esiliare, tenere fuor,
interdire).
Si veda il lavoro della compagnia teatrale Aggrupaciòn Senor Serrano e in particolare il lavoro BIRD:
Si veda il lavoro della compagnia teatrale Aggrupaciòn Senor Serrano e in particolare il lavoro BIRD:
https://www.srserrano.com/es/birdie/
Le telecamere a circuito chiuso che circondano le GATED COMMUNITIES (comunità chiuse da un cancello) e costellano i centri commerciali e spazi davanti ad essi siano BAN OTTICI. Servono per garantire spazi difendibili, chiedere dentro e chiudere fuori. I CAMPI PROFUGHI non sono luoghi di transito, ma il profugo è esule, vien tenuto separato, con il divieto di raggiungere altri luoghi. Lo scopo principale del BAN OTICON è di accertarsi che i rifiuti vengano separati. Si progettano corridoi di esilio, dove le persone non possono uscire perché sporcano, ingombrano, come rifiuti privi di uso.
Le telecamere a circuito chiuso che circondano le GATED COMMUNITIES (comunità chiuse da un cancello) e costellano i centri commerciali e spazi davanti ad essi siano BAN OTTICI. Servono per garantire spazi difendibili, chiedere dentro e chiudere fuori. I CAMPI PROFUGHI non sono luoghi di transito, ma il profugo è esule, vien tenuto separato, con il divieto di raggiungere altri luoghi. Lo scopo principale del BAN OTICON è di accertarsi che i rifiuti vengano separati. Si progettano corridoi di esilio, dove le persone non possono uscire perché sporcano, ingombrano, come rifiuti privi di uso.
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